Commodity

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Commodity, con tale termine ci si riferisce alle materie prime, ovvero a quella particolare categoria di beni che viene scambiata sul mercato senza differenze qualitative. Si tratta di gruppi di beni estremamente eterogenei, con destinazione d’uso differenti, ciclicità temporale, differenza nello stoccaggio, differenti rinnovabilità.

Usualmente vengono classificate in due categorie, le Hard Commodity e le Soft Commodity.

Le  Soft sono quelle di derivazione agricola o di pastorizia e sono suddivise in:

  • beni agricoli: avena, farina di soia, frumento, mais, olio di soia, soia, cacao, caffè, cotone, legname, succo d’arancia, tabacco, zucchero.
  • carni: bovini, bovini da latte, maiali, pancetta di maiale.

Le  Hard sono quelle inerenti il settore energetico, metalli preziosi e industriali.  Si possono poi suddividere in:

  • metalli preziosi: oro, platino, argento, palladio, rodio;
  • metalli: alluminio, cobalto, nickel, rame, zinco, molibdeno, acciaio, stagno;
  • energetici: benzina, etanolo, gas naturale, nafta, petrolio, propano;
  • energia elettrica.

Le commodity sono negoziate in diversi mercati di riferimento, negli USA, in Asia e in Europa e possono essere acquistate singolarmente o tramite strumenti che ne replicano fisicamente determinate categorie.

Alcuni principali indici sono:

Anche le commodities rappresentano un elemento essenziale in un portafoglio titoli ben bilanciato, alcune di esse infatti possono valorizzarsi in momenti critici di mercato diventando “beni rifugio”, si pensi all’oro, all’argento o al palladio in momenti di crisi geopolitiche.